Il bambino
Il primo passo del percorso riabilitativo è l’osservazione del bambino. Questo momento serve per valutare le sue competenze, l’interazione con il genitore e con il terapista e soprattutto per costruire una buona alleanza terapeutica. Inoltre mi consente di analizzare le aree neuropsicomotorie e valutare il suo livello di sviluppo per stilare gli obiettivi terapeutici, le strategie più adatte per raggiungerli e creare un piano riabilitativo su misura.
Successivamente vado a sostenere le abilità acquisite e a promuovere quelle emergenti con l’obiettivo di raggiungere uno sviluppo armonico nella sua globalità.
“Il gioco è il lavoro del bambino “
(Maria Montessori)
Il gioco come strumento di riabilitazione
Tutto questo avviene attraverso l’utilizzo del gioco che, oltre a procurare piacere, stimola diverse componenti:
Area cognitiva
il bambino, giocando, si trova di fronte a difficoltà che deve risolvere trovando strategie.
Sviluppo emotivo
il bambino attraverso il gioco vive emozioni, soddisfazione, e una forte motivazione.
Comunicazione
il gioco rappresenta un’occasione in cui esprimersi, consente un ampliamento del vocabolario e, se condiviso, favorisce lo scambio e la turnazione.
Abilità sociali
nel gioco sono presenti regole da rispettare. Il bambino è chiamato a calibrare la propria personalità in base al ruolo e sperimenta diversi comportamenti.